Scheda n. 2468

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1682

Titolo

Fiamme voi che quasi spente

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

copista: Durante, Angelo (1659-1726)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia di Angelo Durante, 1682]

Descrizione fisica

7 c. ; 205x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’incipit testuale (c. 132v); num. delle carte coeva (132v-138v); sopra l’incipit è scritto da mano moderna a matita: "1-D-5f"; a c. 132r conclusione di Non fu sguardo ma saetta (v. scheda 2467); attribuita a Carapella nel RISM (v. Repertori bibliografici) e su Internet Culturale; per la data v. scheda 2463; per l’identificazione del copista v. scheda 2469.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arietta, mi minore, 3/2)
S, Fiamme voi che quasi spente
%C-1@3/2 1'B2G/''1.C'2GAB/2G2G/
2.1: (arietta, mi minore, 3/2)
S, La virtù d’un vago udito
%C-1@3/2 2-'B'C/'.B4A2G/
3.1: (recitativo-arioso, c)
S, Così d’un faggio a piè Fileno amante
%C-1@c 4-8'G4''C8-'GGA/.F6F8FE4EE/
4.1: (arietta, si minore, 3/2)
S, Felici tormenti
%C-1@3/2 2--'B/BBxA/BB''D/
5.1: (arioso, sol maggiore, c)
S, Negl’amorosi inganni
%C-1@c 8'G6B''C8DC{'BG}{''D6ExF}/4GxF-8-D/
6.1: (arioso, sol maggiore, 3/2)
S, Ch’amar sì nudrisce
%C-1@3/2 1'G2B/B''.C4D2C'.A''4E/
7.1: (recitativo, c)
S, A tali parole il pastorello acceso
%C-1@c 8-'DDD4GG/6-AAA8.A6B8''CCCC/
8.1: (aria cavata, 6/8)
S, Amiamo su su d’amor se le pene
%C-1@6/8 8--'E{AGxF}/GEB''{EDxC}/

Trascrizione del testo poetico

Fiamme, voi che quasi spente
Con rossor mirava amore,
Perch’incendio vi è più ardente
Rinovate nel mio core.

La virtù d’un vago udito
È de’ gl’occhi miei l’errore,
Fa cagion onde raccolto,
Habbia in sen cotanto ardore.

Così d’un faggio a piè Fileno amante
Doleasi un giorno e con giocosi accenti
Rispondevano gl’echi a’ suoi lamenti.
Quando gl’apparv’Amore
Tutto pieno di sdegno e sì li disse:
Di che, folle, ti duoli,
Di che a torto ti lagni,
Forse di questi strali? E non t’avvedi
Che le mie piaghe ancor recan contenti?

Felici tormenti,
Martiri beati,
Che sempre i viventi
Amando han provati.

Negl’amorosi inganni
Ogn’alma gioisce,
Ch’amar sì nudrisce
Di pene e d’affanni.

A tai parole il pastorello acceso
Consolato rimase e Amor sparì,
Quando il suo plettro sino all’hor sospeso
Lieto riprese e l fé parlar così:

Amiamo su su d’amor se le pene
D’ogn’altro contento son care assai.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MC - Montecassino - Biblioteca dell'Abbazia
collocazione 1-D-5a-o.6

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
Ultima modifica: