Scheda n. 2414

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

1/Cantata

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

C. 93-95 ; 210x285 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intestazione a c. 93; num. delle carte moderna (93-95)

Titolo uniforme

Organico

Canto e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: pp. 396-397
Ladd 1982: B47

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
A, Come il ciel ti formò così vezzoso
%G-2@c 8''Db'BGGABBAG/''CC8-Cb''ECC'G/AA-''D'BGGxF/
2.1: A tempo giusto(aria, si♭ maggiore, c)
A, Chi rivolge in te lo sguardo
%G-2$bB@c =4/8.''Db6E8.F8G4.'A8B/{8.''C6D8.bE6F}4.'G8A/
3.1: (recitativo, c)
A, Sì benché io lo provo
%G-2$bB@c 8''bE6'BB8GbA4BB/8BBB6B''C4bDD/
4.1: A tempo giusto(aria, si♭ maggiore, 3/4)
A, Che bel contento io provo
%G-2$bB@3/4 =4/8-''DbE'B''CD/6'GA4B8''C'G''D'G/

Trascrizione del testo poetico

Come il ciel sì formò così vezzosa
Caro Tirsi amoroso
Tu con dolci suoi nodi
Col parlar, col sembiante
Fai divennize [divenire] amante
Ogni più d’oro core
Che s’accende ben tosto in fiero ardore.

Chi rivolge in te lo sguardo
Sento o Dio scoccar un dardo
Che piagando accende ardor.
Se con dolci e cari modi
Tessi i lacci e formi i nodi
Per avvincer ogni cor.

Sì benché io lo provo
Quanta forza in un petto
Habbia la tua virtude
Onde nel fin mi sento
Con piacevol tormento
Un incognita forza
Che ad amar il tuo bel mi spinge e forza.

Che bel contento io provo
Mio ben quand’io ti miro
Per un momento sol.
E se per te sospiro
E mai mercé non trovo
Pur me soave il duol.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3702.31

Scheda a cura di Francesca Muccioli
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