Scheda n. 2410

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

Cantata D’Astorga

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

C. 80-82 ; 210x285 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intestazione a c. 80r; num. delle carte moderna (80-82); a c. 80r finale di "Clorinda, s’io t’amai" (vedi scheda 2409); a c. 82v incipit di "Innocente sospiro" (vedi scheda 2411)

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, sol maggiore, c/)
S, In questo core più va crescendo
%C-1$xF@c/ =8/2-'B/2.E4F/G+ABE/
2.1: (recitativo, c)
S, In così dure pene
%C-1$xF@c 8'B6BB8''C'B''4CC/8CDE6EF4'xGG/
3.1: (aria, mi minore, 3/4)
S, Pensa per qualche istante
%C-1$xF@3/4 =5/4'B,B8-''E/D'B''4C'B/=3/

Trascrizione del testo poetico

In questo core
Più va crescendo
Il rio dolore
Di lontananza.
Se di tornare
A rimirarvi
A vagheggiarvi
Pupille care
Io vò perduto
Già la speranza.

In così dure pene
In affanno sì rio
Altro più non desio
Che la mia mente e pur della mia sorte
Questo estremo rimedio non ottengo
Onde pur mi conviene
Pinger ogn’or la mia perduta speme
Ma se del mio penar qualche pietà
Risenti o mio tesoro
Potresti al mio martoro
Recar qualche sollievo
Pensando solo a quel immenso affetto
Che per te fido io serbo entro al mio petto.

Pensa per qualche istante
Alla mia fé costante
Al mio sincero amor.
Ch’io soffrirò contento
Il fiero mio tormento
L’acerbo mio doler.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3702.27

Scheda a cura di Francesca Muccioli
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