Scheda n. 2372

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1760-1800

Titolo

Di Rosanna

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Scalfi, Rosanna (1704 circa - dopo il 1742)
possessore: De Candia, Giovanni Matteo (1810-1883)
possessore: Cerutti, Domenico

Redazione

[Veneto : copia, 1760-1800]

Descrizione fisica

4 c. ; 220x300 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 10r; num. delle carte moderna (10-13); a c. 10r in alto a sx è scritto da mano coeva: "4"; nella descr. analitica 4.1 è in 6/8, mentre l’originale riporta 3/8

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
A, Solcare il mar tranquillo
%C-3$xFC@c 4-8-'AFD,AA/'2F4F8-A/
2.1: (aria, sol maggiore, c/)
A, S’alla crudel tempesta
3.1: (recitativo, c)
A, Così avviene al cor mio
4.1: (aria, re maggiore, 6/8)
A, Corre al lume benché arda le piume

Trascrizione del testo poetico

Solcare il mar tranquillo
Allor che spira in ciel placido vento
Non è gloria all’intrepido nocchiero,
Ma il liquido sentiero
Quando più freme l’onda e’l ciel s’adira
Passar con alto orgoglio
Né spaventar fiera procella o scoglio
E sprezzar il furor del flusso amaro.
Questa è virtù, questo è valor ben chiaro.
Così d’amabil viso,
Che giri sguardi placidi e sereni
Arder beato amante è poco vanto,
Ma di sembiante irato
Sostener la fierezza e il crudo sdegno.
Questo è praggio ch’avvanza in fra gli amanti,
Ogn’altro pregio, è glorioso, e degno.

S’alla crudel tempesta
E’ intrepido il nocchiero,
Un vento lusinghiero
Al fin lo guida in porto
E lo consola.
E di sembiante irato,
Soffrendo un cor lo sdegno,
Al fin d’amor nel regno
Giungea a goder la pace
E al duol s’invola.

Così avviene al cor mio
Ch’al fiero sdegno e rio
D’Amarilli crudel vie più s’infiamma.
Già d’amorosa fiamma
Arde l’anima mia
E incenerir desia
Prima ch’estinto resti il caro foco,
L’ardor non trova loco,
In questo petto mio che non avvampi
E di quel ciglio ai lampi
Morte non teme, anzi la vita sprezza
Pur che quali il nocchiero
In tempestoso mar spiega le vele
Arder, si vegga e incenerir fedele.

Corre al lume, bench’arda le piume,
La farfalla che adora la face
E quest’alma sol spera la calma
Al perir nell’ardor che le piace.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3819.4

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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