Scheda n. 2315

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1710

Titolo

Del Sig.r Carlo Fran:co Pollaroli.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Pollarolo, Carlo Francesco (c1653-1723)
autore del testo per musica: Ottoboni, Antonio (1646-1720)

Redazione

Roma : copia di Tarquinio Lanciani, 1710

Descrizione fisica

1 partitura

Filigrana

Non rilevata

Note

In una raccolta di cantate su testi di Antonio Ottoboni compilata nel 1710.

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, sol minore, 3/4)
Son amante, ma senza conforto
2.1: (recitativo, c)
Sfoghi pur la mia Filli il genio averso
3.1: (aria, fa minore, c)
Quanto più sarà crudele
4.1: (recitativo, c)
Vuò provar, s’è più forte
5.1: (aria, sol minore, 3/8)
Incerto vacilli

Trascrizione del testo poetico

Son amante, ma senza conforto,
Perché mi vuol morto
La bella, ch’adoro.
Quindi afflitto mi lagno e mi struggo
E pur mai non fuggo,
Ma servo e mi moro.

Sfoghi pur la mia Filli il genio averso,
Ch’io con moto dal cor non mai diverso
Voglio seguir quella bellezza austera,
Fiume al mar, linea al centro e foco a sfera.

Quanto più sarà crudele,
Tanto più l’adorerò.
Quel suo rigido disprezzo
Forse un dì cangiato in vezzo,
S’oggi è pena al cor fedele,
Sarà premio à chi penò.

Vuò provar, s’è più forte
L’intrepida mia fè del suo rigore.
Fortunato mio core,
Se per cagion sì bella avrai la morte!
Mà creder non poss’io,
Che voglia la mia vita il morir mio.

Incerto vacilli
Tra speme e timore,
Ò povero core,
Ne sai, che sarà.
Quegl’occhi di Filli
T’aventan gli strali,
Ma forse mortali
Vibrar non gli sà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Lbl - London - British Library
collocazione Add.34057.4

Scheda a cura di Berthold Over
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