Scheda n. 2307

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1709

Titolo

Cantata A Canto Solo / Con VV. / Del Sig.r Ant:o Caldara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)
autore del testo per musica: Ottoboni, Antonio (1646-1720)

Redazione

Roma : copia, 1709

Descrizione fisica

1 partitura

Filigrana

Non rilevata

Note

In una raccolta di cantate su testi di Antonio Ottoboni compilata nel 1709.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Allegro(sinfonia, mi maggiore, c)
1.2: Allegro(sinfonia, mi maggiore, 2/4)
2.1: (recitativo, mi maggiore, c)
Elpino innamorato
3.1: Andante(aria, la maggiore, c)
Vi par, che sia poco
4.1: (recitativo, c)
Voi sete, ò luci belle
5.1: Allegro(aria, la maggiore, c)
Cimento ardito il ciglio
5.2: (Allegro)(aria, la maggiore, c)
Ardisce il guardo mio

Trascrizione del testo poetico

Elpino innamorato
Guardava un dì la sua diletta Eurilla
E la bruna pupilla
Gli raddoppiava il sen l’incendio usato;
Onde rivolto a quelle
Lucidissime stelle
Con ciglia immote in quel bel lume affisse,
Scosse la tema irressoluta e disse:

Vi par, che sia poco,
Begl’occhi, che ardete,
Ch’io treschi col foco,
Ch’intorno spargete.
Quel raggio, ch’adoro,
Mi sfida al cimento,
È vero, ch’io moro,
Ch’io moro contento.

Voi sete, ò luci belle,
Del ciel d’Amor le stelle,
Mà se fisse non sete,
Forz’è, che siate erranti ò pur comete.
Da vostri influssi il mio destin dipende,
Sempre v’os[s]erva il cor, ne mai v’intende.

Cimento ardito il ciglio,
Begl’occhi, a quel splendor,
Ma poi d’un fiero ardor
La pena io provo.
Conosco il mio periglio,
Ma poi nel mio dolor
La pace io trovo.

Ardisce il guardo mio
Quel lume vagheggiar,
Ma voi col balenar
Gl’occhi abbagliate.
Pur fido esser vogl’io,
Ma voi del mio penar
Nulla curate.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Lbl - London - British Library
collocazione Add.34056.22

Scheda a cura di Berthold Over
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