Scheda n. 2225

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1726

Titolo

Pria che tu parta

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)
editore: Gavelli Niccolò (1701-1777)
dedicatario: Bentivoglio d’Aragona, Marco Cornelio (1668-1732)
dedicante: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Pubblicazione

Pesaro : stamperia Gavelli, 1726

Descrizione fisica

P. 1-9

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Pria che tu parta. Duetto, Duetto I. Silvio e Dorinda

Organico

Soprano, contralto e continuo

Repertori bibliografici

Gaspari 1893: vol. III, p. 213
RISM A I: B1784

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, la maggiore, 3/4)
Dorinda, Silvio, Pria che tu parta
2.1: (recitativo, c)
Dorinda, Empio dove apprendesti chi ti segue
3.1: Largo(aria, fa♯ minore, 12/8)
Dorinda, Lagrime sventurate
4.1: (recitativo, c)
Silvio, Serba Dorinda serba
5.1: Spiritoso(aria, sol maggiore, c)
Silvio, Se il cielo minaccia
6.1: (recitativo, c)
Dorinda, Silvio, Pastor lascia le selve
7.1: (arioso, la maggiore, c)
Dorinda, Silvio, Per me ingrato farà vendetta il Cielo

Trascrizione del testo poetico

[Dorinda]
Pria che tu parta
Volgiti ingrato
Mira ferito
Questo mio sen.
[Silvio]
Ad altre cure
Mi chiama il prato
Libero voglio
Questo mio sen.
[Dorinda]
Ascolta i preghi
D’un alma fida,
[Silvio]
Di fere solo
Sono omicida,
[a 2]
La dolce pace
Domani almen.
[Dorinda]
Pria che tu parta...

[Dorinda]
Empio dove apprendesti chi ti segue
Fuggir seguir chi fugge
Nelle selve ne’ boschi,
Ah no ch’anche la fera
Ama la sua compagna e non dispera.

Lagrime sventurate
Più non vi distillate
Già che non ammollite
Del mio crudel il cuor.
E voi sospiri ardenti
Siate meno cocenti
Poiché non penetrate
Il petto al traditor.
Lagrime sventurate...

[Silvio]
Serba Dorinda serba
I pianti e le querele a sì bel volto
Non mancheran gl’adoratori
Come tu siegui me
Vedrai farsi gl’amanti
Dell’orme tue seguaci,
E con più degne faci
Amore legherà gl’affetti vostri
Ed io sull’ara accesa
Le prede sacrerò di fiere e mostri.

Se il cielo minaccia
Procella il nocchiero
O cangia pensiero
O resta nel porto.
Ma se troppo ardito
S’arrischia nell’onda
O pere o s’affonda
E restavi assorto.
Se il cielo minaccia...

[Dorinda]
Pastor lascia le selve
E per pietà l’anima mia consola.
[Silvio]
Già tu sospiri invano
E segui ombra che fugge, aura che vola.
[a 2]
Per me ingrato farà vendetta il cielo. / Per me ancora sarà propizio il cielo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.131.1

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: