Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Pria che il core a morir dannato a torto
Non per tema di pena o di morte
Con lascivo adulterio
Vivo crudel per piangere
Trascrizione del testo poetico
Pria che il core a morir dannato a torto
Cada preda di morte
Piena di doglia atroce
Di quest’alma innocente odi la voce
Arse d’impura fiamma
L’impudica tua moglie
E perché mai non voli
Di quel sen, di quel labbro e di quel crine
Mirar gl’indegni affetti
Di non commessa colpa
Reo dichiarommi al marziale aspetto
Ma lo sa il ciel se la mia giusta mente
Mai deturpò con esecrando affetto
A Dio la fede ed a te stesso il letto.
Non per tema di pena o di morte
Ti discopro innocente il mio cor
Perché in te che dei fierissimo
Che rigido che sei crudo
La pietà non dà bando al rigor;
Non per tema di pena o di morte
Ti discopro innocente il mio cor.
Con lascivo adulterio
Non toccai quelle piume
Che fur sacrate ai maritali ardori
Sgridai solo gl’errori
In cui volea cader la tua consorte
Ma la perfida sorte
Prodiga al senso e dal mio bene avara
Appresta al viver mio sentenza amara.
Vivo crudel per piangere
L’ingiusto tuo rigor
La gelosia più perfida
La crudeltà più barbara
T’avveleni ti divori
E ti flagelli il cor;
Vivo crudel per piangere
L’ingiusto tuo rigor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Musica D3.5
Scheda a cura di Giulia Giovani