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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
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S, Qual dedalo d’affanni
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S, Già ch’il destino è sì ferino per me
S, Disperati pensieri; Vi sia noto ch'in un petto
S, E s’in ozio felice
S, La pace nell’ombra
S, Ne mormora fronda che scossa non sia
S, Ma sì barbari siete
S, S’un sogno pria soleo
S, Ma folle ah che pretendo?
S, Rimembranze fuggite
Trascrizione del testo poetico
Qual dedalo d’affanni
Di cipresso si fé cedra dolente
E qual fato tiranno
Con le misere mie
T’armonizzo sì flebile e languente
Onde per ogni chiave ch’io t’adopro
Consonanze cromatiche discopro.
Già ch’il destino è sì ferino per me
a suon di pianto palesa in tanto la mia gran fé.
Disperati pensieri
E rari d’un dolore
Se non frenate affè nostri deliri
Tiranni di noi stessi
Distruggerete un core
Che fabbro di chimere,
Fantastica pensieri a tutte l’hore
E se forse credete
Coll’ostinarvi in me farvi crudi.
Vi sia noto ch’in un petto
Quel tormento è assai più fiero
Per le porte ove un diletto
Vi si mira passaggiero.
E s’in ozio felice
Di solitaria vita
Fra l’ombre d’una selva
Lasso m’en volo a mendicar reposi
Ove depositando i miei tormenti
Alla (sic) li guida l’ira d’un vascello
Odo accoppiar di Filomena il canto.
La pace nell’ombra
Talora m’ingombra
Con mute querele
Memoria crudele
Ch’il pianto dà lumi
Che prodigo gronda
Intorbida i fiumi.
Ne mormora fronda che scossa non sia
Da vento ch’invia per grato dispetto
L’afflitto mio petto
Che se non sol mi ferì invano io spero
Il rimedio dall’ombre o mio pensiero.
Ma sì barbari siete
Ch’involarmi dal sonno anco bramaste
Quel poco di quiete
Che con gioire occulto
Fraudolenti delizie il cor godea.
S’un sogno pria soleo
D’apparenze arricchire
Hor cangiato lo provo in un istante
In torbido fantasma, in ombra errante.
Ma folle ah che pretendo?
S’el pensier mi trafigge
Come la notte el dì pensando io spendo.
Rimembranze fuggite
Partite dal core
Ne meco venite
Se non cangia pensiero il mio dolore.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.18.11
Scheda a cura di Vera Alcalay