Scheda n. 1669

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1660

Titolo

Quietatevi pensieri

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1630-1660]

Descrizione fisica

C. 130-139v

Filigrana

Non rilevata

Note

Stesso testo intonato da Carlo Caproli.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi minore, 3)
S, Quietatevi pensieri
%C-1@3 2--'E2.G4A2B/''CD'B-1''E+/2EDD4DC2CD/1
2.1: (recitativo, mi minore, c)
Deh per pietade amanti
3.1: (aria, mi minore, 3)
Io mi disfaccio in pianti
4.1: (recitativo-arioso, c)
E se penso tal hor
5.1: (aria, mi minore, 3)
Partitevi dal core

Trascrizione del testo poetico

Quietatevi pensieri
Non m’affliggete più
Troppo crudi e severi
Gira gli occhi lucenti
Alle miserie mie a miei tormenti
Colei che mia già fù.
Quietatevi pensieri
Non m’affliggete più
Lasciate ch’io mi strugga
In preda al dolore
Se le pene son mie vuò morir solo.

Deh per pietade amanti
Voi ch’ascoltate i miei dogliosi accenti
Soccorrete pietosi ai miei tormenti.

Io mi disfaccio in pianti
Per una cruda e ria
Ch’ha per proprio piacer la pena mia.

E se penso tal hor porla in oblio
Da pensieri inquieti
E’ percorso il desio
Onde al colpo fatale ogn’opra è vana
Ogni rifuggio è frale
Ah, che ben hor m’avveggio
Che sperar non poss’io rimedio o scampo
Se per ch’io cada estinto
Nel mio gravoso affanno
Anco i propri pensier guerra mi fanno.

Partitevi dal core
Nemici di pietà
Basti solo il dolore
Che fa sentirmi al petto
Armata a danni miei d’ira e dispetto
Barbara crudeltà.
Partitevi dal core
Nemici di pietà
Lasciate ch’io mi strugga in preda al duolo
Se le pene son mie vuò morir solo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MAC - Macerata - Biblioteca Comunale
collocazione MSS.MUS.113.43.15

Scheda a cura di Chiara Tiboni
Ultima modifica: