Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Sovra candido nembo
Nasce l'anno, mà nasce canuto
L'anno sempre se stesso rinuova
Nutre il tempo se stessa
Donzellette, ch'intorno del giorno
Trascrizione del testo poetico
Sovra candido nembo,
Sul dorso à gl’Aquiloni
Posava un vecchio altero e alla sua vista
Secche l’erbe, arsi i fior viddero il Fonte
Muto baciar lo svelto crinè al monte,
Quand’ecco all’improviso
Una gentil Donzella
Disciolse appena un caldo sguardo al gelo,
Onde in erbe ridenti il suol s’aprì,
Chi trà i fiori novelli egli morì.
Mà non lunga staggione
Durò nel suolo il florido ornamento,
Che la vita de fiori è un sol momento.
Poichè mentre costei lieta tingea
Di teneri colori il piano è il colle,
Ecco in Aria si estolle
Infocato Garzon cinto di spiche.
Ella in veder quell’abborrito viso
Dispettosa dal suol cò i fior parti.
Dell’aure sue seguaci
Parte restò sù i caldi Mietitori
Tergendo in bianco velo i penosi Indori.
Mà unita appena la racolta messe
Con leggiadra di poma
Aurea corona
Sovra Cerere estinta uscì Pomona.
Nasce l’anno, mà nasce canuto
Nasce l’huomo, mà nasce Bambino;
Uno è sempre al cader più vicino,
L’altro sorge nel tempo caduto.
L’anno sempre se stesso rinuova,
L’huomo sempre se stesso distrugge;
Uno parte, mà torna, se fugge,
L’altro parte, mà più non si trova.
Nutre il tempo se stessa
Nel variar vicende,
Mà l’ore à noi rapite, e chi le rende?
Donzellette, ch’intorno del giorno
Ora candide or brune volate,
Sembra à noi, che facciate ritorno,
Mà l’istesse mai più non tornate.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione MU.MS.230.8
Scheda a cura di Berthold Over