Scheda n. 1602

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1704

Titolo

Del Sig:r Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Redazione

Roma : copia di Francesco Lanciani, (1704)

Descrizione fisica

1 partitura

Filigrana

Non rilevata

Note

La presente fonte è mutila, mancano una parte della seconda aria, il recitativo seguente e la terza aria. La cantata è stata copiata per il Cardinale Pamphilj nel 1704. Fu pubblicata in "Cantate a voce sola" ca. 1710, riproduzione anastatica Firenze 1980 (Archivum Musicum. La cantata barocca 2).

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, re maggiore, c)
Lo sà il cielo, ò Lidio caro
2.1: (recitativo, c)
Io parto, anima mia
3.1: Andante(aria, si minore, c 3/8)
Deh, mio bene, à un cor, che t’ama

Trascrizione del testo poetico

Lo sa il cielo, ò Lidio caro,
Se mai più ti rivedrò.
Ti dà fede il core amante,
Che costante a te sarò,
Ma non so, se tornerò.

Io parto, anima mia,
Vado con quella pace,
Che tu mi lasci al core.
Ma non so, se mi dian più acerbe pene,
O la memoria di lascarti o cara,
O la dimora di tornarti in seno.
Ciò che sia di mia sorte,
Tutto è tormento e come
Farfalletta amorosa al caro lume
Vorrei del piede incenerir le piume.

Deh, mio bene, a un cor, che t’ama,
Lascia almeno del tuo amore
Qualche parte per pietà.
Che se lungi andrà il mio piede,
Possa almeno alla tua fede
Osservar la fedeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
collocazione ND VI 2265.8

Scheda a cura di Berthold Over
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