Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data certa, 1704
Titolo
Del Sig:r Mancini
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)
copista: Lanciani, Francesco
Fa parte di
[9 Cantate da camera] (n. 1594/8)
Redazione
Roma : copia di Francesco Lanciani, (1704)
Descrizione fisica
1 partitura
Filigrana
Non rilevata
Note
La presente fonte è mutila, mancano una parte della seconda aria, il recitativo seguente e la terza aria. La cantata è stata copiata per il Cardinale Pamphilj nel 1704. Fu pubblicata in "Cantate a voce sola" ca. 1710, riproduzione anastatica Firenze 1980 (Archivum Musicum. La cantata barocca 2).
Titolo uniforme
Lo sa il cielo, o Lidio caro. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: (aria, re maggiore, c)
Lo sà il cielo, ò Lidio caro
Lo sà il cielo, ò Lidio caro
2.1: (recitativo, c)
Io parto, anima mia
Io parto, anima mia
3.1: Andante(aria, si minore, c 3/8)
Deh, mio bene, à un cor, che t’ama
Deh, mio bene, à un cor, che t’ama
Trascrizione del testo poetico
Lo sa il cielo, ò Lidio caro,
Se mai più ti rivedrò.
Ti dà fede il core amante,
Che costante a te sarò,
Ma non so, se tornerò.
Io parto, anima mia,
Vado con quella pace,
Che tu mi lasci al core.
Ma non so, se mi dian più acerbe pene,
O la memoria di lascarti o cara,
O la dimora di tornarti in seno.
Ciò che sia di mia sorte,
Tutto è tormento e come
Farfalletta amorosa al caro lume
Vorrei del piede incenerir le piume.
Deh, mio bene, a un cor, che t’ama,
Lascia almeno del tuo amore
Qualche parte per pietà.
Che se lungi andrà il mio piede,
Possa almeno alla tua fede
Osservar la fedeltà.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
collocazione ND VI 2265.8
collocazione ND VI 2265.8
Scheda a cura di Berthold Over