Scheda n. 1598

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1703

Titolo

Del Sig:r Boncini [!]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Fa parte di

Redazione

Roma : copia di Francesco Lanciani, (1703)

Descrizione fisica

1 partitura

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata è stata copiata per il Cardinale Benedetto Pamphilj nel 1703.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, fa maggiore, c)
Tormento del mio seno
2.1: (recitativo, c)
Son men gravi le peno
3.1: Vivace(aria, fa maggiore, 2)
Il veder l'oggetto amato

Trascrizione del testo poetico

Tormento del mio seno
È l’Idolo, che adoro,
Se non lo veggio, io peno,
E se lo veggio, io moro.

Son men gravi le peno [!],
Se non scorgo il mio bene,
E se tal hor lo miro,
Con doglia troppo atroce all’or sospiro.
Che traggo immenso affanno
Da i vaghi raggi sui [!],
Perché pavento, ohimè,
Che quanto piace a me piaccia ad altrui.
E poi mai non potere
Alternar col mio Nume un solo accento
So, che pena sia questa, io, che la sento.
E penso nel mirarlo,
Ch’altri gli può parlar, che io non gli parlo,
Onde il mio core a la sua bella vista
Quanto dovria goder, tanto s’attrista.

Il veder l’oggetto amato
Par diletto ed è dolore.
Or so ben, perché bendato
Suole andar l’istesso amore.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
collocazione ND VI 2265.4

Scheda a cura di Berthold Over
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