Scheda n. 1502

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1720

Titolo

Del Sig.r Pangratio

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1720]

Descrizione fisica

C. 3v-7r

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
So che nacqui alle pene
2.1: Largo assai(aria, 12/8)
Lo so che pria mi moro
3.1: (recitativo, c)
Lo so che sempre infelice sarà
4.1: Andante(aria, c/)
Spero, è ver, ma dopo morto

Trascrizione del testo poetico

So che nacqui alle pene,
so che viver degg’io solo a gl’affanni,
e che un’ombra di bene
non concedono a me gl’astri tiranni.
So che Amor dalle fasce
s’armò contro di me d’aspro rigore
e so ch’ognor si pasce
delle lagrime mie, del mio dolore.
So che in me la speranza
è un sogno, un’ombra, un nume lusinghiero.
Ma che prò se si avanza
sempre nell’alma mia, e sempre io spero?

Lo so che pria mi moro
che aver pace e ristoro
al cor che langue.
Che dopo morto ancora
quel ben che l’alma adora
sarà per me sdegnoso
e niegherà riposo
al corpo esangue.

Lo so che sempre infelice
sarà quest’alma mia
e che sperar che tempre
Filli l’aspro rigor è una follia.
Ma che prò se il cor mio
si lusinga nel duol che si’ l’accora,
e ad onta del destin tiranno e rio
benché languisca e(i) va’ sperando ancora?

Spero è ver ma dopo morto
quella pace che desio:
nella tomba avrò conforto
dal crudele idolo mio.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione A.39.2.2

Scheda a cura di Stefano Aresi
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