Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Note
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
S, Ove fra sponde d'oro l'indico Gange
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S, Vedi la bella Aurora
S, Passan l'ombre così dopo la notte
S, Ma dal tuo viso adorno
S, Deh lascia severa
S, Fra l'humane vicende
S, Sfioriscono gli anni i gigli dei seni
S, Così con alta legge il tempo impera
Trascrizione del testo poetico
Ove tra sponde d’oro
L’indico Gange impriggionò l’arena
Stretta la bianca mano
Della Vezzosa Clori
Seco fermolla consigliere amante.
E mostrando nel volto aspro dolore
Disse sui labbri suoi parlando il Core:
Vedi la bella Aurora
Che del vecchio Titon lascia le piume
Fuga le stelle e intanto al nuovo sole
Fanno cuna i ligustri e le viole.
Passan l’ombre così
Dopo la notte alfin rinasce il dì.
Ma dal tuo viso adorno
Se parte un dì mai più ritorna il giorno.
Deh lascia severa,
Superba et altera
Cotanto rigore
Non è eterno il tuo bel né il mio dolore.
Fra l’humane vicende
Nel giardin di fortuna
E’ rosa la bellezza
Ma sol di pianto oh Dio beve ruggiade,
E quando al sol s’appressa all’hora cade.
Sfioriscono gli anni
I gigli del seno
Verranno ben meno
A te bellezza et a chi t’ama affanni.
Così con alta legge il tempo impera
Deh lascia severa.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.18.2
Scheda a cura di Vera Alcalay