Scheda n. 1429

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1615-1653

Titolo

Io piangea presso d’un rio / Del Sig.r Luigi Rossi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1615-1653]

Descrizione fisica

1 partitura (10 c.) ; 53x228 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arioso, mi minore, 3/2)
Io piangea presso d'un rio
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2.1: (refrain, la minore, c-3)
Dissi allor sospirando
3.1: (recitativo-arioso, do minore, c)
Con sì flebili accenti
4.1: (refrain, la minore, c-3)
Dissi allor sospirando
5.1: (aria, la minore, c)
Sospiravo la mercè
6.1: (refrain, c)
Dissi allora sospirando
7.1: (arietta, la minore, 3/2)
Amanti imparate
8.1: (arioso, la minore, c-3/2)
Poiché un'alma di scoglio

Trascrizione del testo poetico

Io piangea presso d’un rio
E pietoso al mio dolore
Ei col mesto mormorio,
Accompagnava il pianto del mio core

Dissi all’hor sospirando ahi dura sorte
Mentr’in lagrim’avvien ch’io mi distilli
San pianger l’onde e non sa pianger Filli.

Con sì flebili accenti
Palesavo il mio duolo,
E dell’idolo ingrato i tradimenti.
Quando nasceva ad indorare il suolo
Co’ suoi lucidi rai
In Oriente la vermiglia aurora
Ch’in testimon verace
Dell’immensa pietate
Ch’ella sentia de miei penosi guai
Facea piover dal Cielo,
Lagrimose ruggiade.

Dissi allor sospirando ahi dura sorte
Mentr’in lagrime avvien ch’io mi distilli
Piange l’Aurora e non sa pianger Filli.

Sospiravo la mercé
La tradita mia costanza
E piangeo che la speranza
Se ne gia lungi da me
Poi volgendo afflitto il piè
Su la sponda a lento piede
D’ogni intorno io viddi ahi lasso
Ch’ingemmati dei liquori
La mia pena nati appena
Lagrimavano i bei fiori.

Dissi allor sospirando ahi dura sorte
Mentre in lagrim avvien ch’io mi distilli
Piangono i fiori e non sa pianger Filli.

Amanti imparate
Che sorte non dà
A vaga beltà
Amor né pietade
Invano sperate
A nostre faville
Di pianto due stille
Dal volto ch’amate.

Poiché un’alma di scoglio
Dal nostro cordoglio
Non si può frangere
Bellezza che tanto,
Che tanto s’apprezza
Ha gl’occhi per ferir
Ma non per piangere.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.12(a).1

Scheda a cura di Cecilia Montanaro
Ultima modifica: