Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1750-1800
Titolo
Cantata à voce sola
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
Fa parte di
Cantate varie del C.e Alessandro Scarlatti (n. 838/8)
Redazione
[S.l. : copia, 1750-1800]
Descrizione fisica
C. 37r-39v
Filigrana
Non rilevata
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 37r
Titolo uniforme
Io credei che felice. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Hanley 1963: 338
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, c)
S, Io credei che felice
S, Io credei che felice
2.1: (aria, 3/4)
S, Quei dolci sgaurdi
S, Quei dolci sgaurdi
3.1: (recitativo, c)
S, Ma o Dio che in un baleno
S, Ma o Dio che in un baleno
4.1: (aria, c)
S, Di due lumi al vago lampo
S, Di due lumi al vago lampo
Trascrizione del testo poetico
Io credei che felice
Fosse stato per me quel caro giorno
In cui lieto mirai
Di Mitilde la bella i vaghi rai;
Ma le nere pupille
Ove Cupido la sua face accende
Avventar tante fiamme a questo core,
Ch’arsi al foco fatal del Dio d’Amore
Quei dolci sguardi
Vibrano dardi
Che rie ferite m’aprono al cor.
Ma a poco a poco
Svegliano un foco
Che lento, e mite
Sparge l’ardor.
Ma oh Dio che in un baleno
Sparir da questo seno quei vaghi rai
E vi lasciar l’ardore,
Onde il misero core
Arde penando, e geme
Senza rimedio al duolo, e senza speme
Di due lumi al vago lampo
Senza scampo
Pena l’alma, et arde il cor.
Perché il sol che in duol si pose
Si nascose
Né più miro il suo splendor.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione I.181.8
fondo Noseda
collocazione I.181.8
Scheda a cura di Raffaele Deluca