Scheda n. 1288

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1740

Titolo

Qualora il plettro risonar mi piace

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

Fa parte di

Musica Diversa Autori (n. 1274/14)

Pubblicazione

[Roma : copia, 1690-1740]

Descrizione fisica

4 c. ; 215x285 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Fascicolo sciolto; numerazione delle pagine moderna (30-35); tit. dall’intitolazione a p. 30; a c. 1r è presente la conclusione della cantata Ardea Dorillo et era (v. scheda 1287); a c. 4v incipit di Cerco invan tra tanti fiori (v. scheda 1289)

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Qualora il plettro risonar mi piace
%C-1$bBE@c 8-''D'BB-''D'B/BBB6''CD4'AA/8-6AB''8C6C'B4GG
2.1: Adagio(aria, sol minore, 3/4)
S, Nulla giova al canto mio
3.1: (recitativo, c)
S, O miro il bel tesoro
4.1: (aria, sol minore, c)
S, Vaghe luci caro volto

Trascrizione del testo poetico

Qualora il plettro risonar mi piace,
Con accenti canori
Resta immota la mano il labro tace
Se non canto di Clori.
Ella sola dà motto alla mia lira,
Ella m’accende et ella i carmi ispira.

Nulla giova al canto mio
D’invocar Euterpe o Clio,
Se di Clori non raggiono.
Sol per questo il biondo nume,
Fa’ che spieghi al ciel le piume
E comparte ogni suo dono.

O miro il bel tesoro
Del suo labro vermiglio,
O il crin di fulgid’oro,
O il volto ove s’unì la rosa al giglio.
Ogni suo pregio e vanto
Suol può dar degna materia al canto.

Vaghe luci caro volto
Ove accolto
Ogni pregio ogni tesor,
Se dal canto uniti siete
Voi sarete
Sola brama del mio cor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione E.60.1-9.14

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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