Scheda n. 12335

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1682

Titolo

La Fortuna del Sig.r Stradella

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Alessandro Stradella

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 1-17v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Non si creda alla fortuna. Cantata, La Fortuna

Organico

soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria-refrain, do maggiore, C)
Non si creda alla fortuna
2.1: (aria, do maggiore, 3/2)
Non sì mobili de venti
3.1: (aria, fa maggiore, C)
È fallace la speranza
4.1: (aria, fa maggiore, )
Basta un giro di pupille
5.1: (aria, sol minore, 3/2)
Un punto misero
6.1: (aria, sol minore, )
Tutt'è mutabile
7.1: (recitativo, )
Su la fronte di Roma
8.1: (aria-refrain, )
Non si creda alla fortuna
9.1: (aria, sol maggiore, )
Dispettosa dona e toglie
10.1: (aria-refrain, do maggiore, )
Non si creda alla fortuna

Trascrizione del testo poetico

Non si creda alla Fortuna
Sa fulminar il ciel ben che sereno
E torbide e moleste
Svegliansi le tempeste
A dolce calma in seno.

Oscura ogni bel dì sera importuna
Non si creda a la Fortuna.

Non sì mobili de venti
Son del mar l’onde a furori
Non sì presto in terra i fiori
Son del sole a raggi spenti.
Come facile a sparire
Da mortali è l’allegrezza
Come presto la dolcezza
S’amareggia del gioire.

È fallace la speranza
Di goder un dì giocondo
Di costante non ha il mondo
Se non l’unica incostanza.

Basta un giro di pupille
Un momento basta solo
Per sommergere nel suolo
Il bel giubilio di mille.

Un punto misero
Può far scontenti
Quanti mai risero
Degli altrui stenti.

Tutt’è mutabile
Ciò che n’avviene
Non è durabile
In terra il bene.

Su la fronte di Roma
I Cesari svenati
E dell’Italia doma
I Regi trucidati.

A chi non fan palese
Che le salite han facili le scese
Può cangiansi la Reggia in vil prigione
In precipitio il soglio
e di cento corone
impoverir in un sol dì l’orgoglio

Nulla è stabil quaggiù sotto la Luna
Non si creda alla Fortuna

Dispettosa dona e toglie
Capricciosa
Cangia ogn’hor pensieri e voglie
I suoi doni son rapine
I suoi troni
Fanno strada alle ruine
Nel dar nel tor non ha fermezza alcuna

Non si creda alla Fortuna.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione Rès. Vm7. 639.1

Scheda a cura di Valerio De Santis
Ultima modifica: