Scheda n. 11748

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1664

Titolo

Folle ben mi credea

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 71v-74

Filigrana

Non rilevata

Note

In I-Rsc G.Mss. 390(9), unica che porta l'attribuzione a Carissimi, e per voce di Basso, sono presenti alcune varianti testuali, cfr. scheda n. 1683.

Altre concordanze: I-Nc 33.3.11, anon. e I-Bc Q. 46, 11-13, anon.

Titolo uniforme

Folle ben mi credea. Forma non specificata

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Bianchi 1975: p. 63

Trascrizione del testo poetico

Folle ben mi credea
Ch’in un petto gentile
Non sorgesse desir se non fedele
Non regnasse voler se non costante
Ahi fu vano pensier di folle amante
Giacesi nel più cupo
La simulata voglia
Stassi nell’alma ascosa
La mentita lusingha
Ch’in sembianza di fede altrui traspare.

Mostra di fuore
Quel che nel core
Chiuso non è
E con un sguardo
Sempre bugiardo
Copre la fe’.

A mille prove e mille
Conobbi ohimè
Dove fissai le luci
Dove fermai la brama e la speranza
In un mostro di sdegno e d’incostanza

Qui termina la fede più non spero
Che sperar non si può
Dove sempre regnò
Simulato pensiero
Qui termina la fede e più non spero
2a
Qui termina la brama e più non voglio
Che voler non ho più
Dove sempre sei tu
Sì superba d’orgoglio
Qui termina la brama e più non voglio.

Importuno desio/Mondo ingrato bugiardo
Non mi chiamar
Non mi ridir ch’io torni
Ho spesi gl’anni ed or sospiro i giorni
Importuno desio
Non mi chiamar
Non mi ridir ch’io torni.
Ho spesi gl’anni ed or sospiro i giorni.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt.it.4.18

Scheda a cura di Teresa Gialdroni