Scheda n. 868

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1710

Titolo

Amante contento di poco

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Cantate (n. 865/3)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1680-1710]

Descrizione fisica

C.15-21

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Mi contento d'un sol viso. Cantata, Amante contento di poco

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, 3/2)
Mi contento di un sol viso
2.1: (recitativo, c)
Misero io piansi invano
3.1: Adagio(aria strofica, c)
O pupille care, care

Trascrizione del testo poetico

Mi contento d’un sol viso,
Bella bocca, e tu me ’l nieghi
Né mai giungono i miei preghi
Ad aprirmi il Para(diso)
- carta strappata -
(...)trata
Che faresti o dispietata
Se m’udisti a chieder baci.

Misero io piansi invano
Invan pregai.
Barbari più che mai
Voi non aprite, o labbri,
Ma fra ceppi di perle
Incatenando il viso
Raddopiate lo sdegno,
E perché poco
Vi rassembra ch’io peni
A fulminarmi facciano uscir
Dai due begl’occhi il foco.

O pupille care, care,
Non v’armate di rigor
Vi sovenga che le stelle
Son più belle
Se turbato non appare
Colma d’ira il suo splendor. (sic!)
No pupille care, care,
Non v’armate di rigor.
Non è un vanto, o luci amate,
In amor la crudeltà.
Se un bel labro dispietoso
M’è ritroso
Almen voi mi consolate
Con un lampo di pietà.
Non è un vanto, o luci amate,
In amor la crudeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-BGc - Bergamo - Biblioteca Civica "Angelo Mai"
fondo Mayr
collocazione Fald. 227/84b.3

Scheda a cura di Stefano Aresi
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