Scheda n. 11096

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1800

Titolo

Del Sig.r Alessandro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 5597/4)

Pubblicazione

[S.l. : copia, XVIII sec.]

Descrizione fisica

C. 17r-19v ; 207x265 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Sì, conosco, o Mitilde
2.1: Lento(aria, la minore, c)
Tu vuoi, Mitilde vaga
3.1: (recitativo, c)
Se di te vuoi che ogn’alma s’innamora
4.1: Moderato(aria, mi minore, 2/2)
Peno sì perché tiranna

Trascrizione del testo poetico

Sì, conosco, o Mitilde,
Ch’è mendace è il tuo amor, finti i tuoi vezzi,
Sono le tue lusinghe ami adescati
Per far preda de’ cor, che poi disprezzi.
Tu non ami chi t’ama
Ma sol ti punge brama
D’offuscar tutti gl’occhi ammiratori
Del tuo vago sembiante, ai bei splendori.

Tu vuoi, Mitilde vaga,
Aprir più d’una piaga
Nel sen di chi ti mira
A struggersi per te.
Ti piace ch’ogni amante
T’adori e sia costante
Ma quando poi sospira
Non chieda mai mercé.

Se di te vuoi che ogn’alma s’innamora
Senza sperar già mai d’esser riamata
Dimmi superba ingrata
E perché dunque incolpi d’incostante
Me, che moro per te fedele amante.
Ti conosco, o Mitilde, ed io vorrei
Lasciar d’amarti ma non può il mio core
Spegner la fiamma che m’accese amore.

Peno sì perché tiranna
Sei cagion del dolor mio
Senza averne mai pietà.
Ma il dolor che più m’affanna
È il veder ch’il tuo desio
Sembra amor ma è crudeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 32bis.4

Scheda a cura di Ivano Bettin
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