Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1690 e il 1700
Titolo
Hor ch’in morbide piume
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Melani, Alessandro (1639-1703)
Fa parte di
Melani | Cantate diverse (n. 7559/3)
Redazione
[S.l. : copia, XVIII sec.]
Descrizione fisica
C. 62v-78r ; 202x270 mm
Filigrana
Note
Titolo dall’incipit testuale.
Titolo uniforme
Or ch’in morbide piume. Cantata
Organico
Soprano, 2 violini e continuo
Repertori bibliografici
Weaver 1972: B87
Descrizione analitica
1.1: (aria, la minore, c)
Hor ch’in morbide piume
Hor ch’in morbide piume
2.1: (aria, la minore, c)
Deh riposa, o cara mia
Deh riposa, o cara mia
3.1: (recitativo, c)
Occhi, lucide stelle
Occhi, lucide stelle
4.1: (arioso, la minore, 3/4)
Quel guardo crudele
Quel guardo crudele
5.1: (aria, re minore, c)
Bella, se pur t’aggrada
Bella, se pur t’aggrada
Trascrizione del testo poetico
Hor ch’in morbide piume
Posa del mio bel sol
L’aurato crine,
Destatevi dal sonno,
O voi canori cigni,
Ed al mio ben che dorme
Con canti armoniosi
Accrescete i riposi
E con voce canora
Fate pausa ai sospir
Ch’io canto ancora.
Deh riposa, o cara mia,
Ch’io qui veglio a sospirar;
D’un bel cigno l’armonia
Mi constringe a lacrimar.
Occhi, lucide stelle,
Voi che dal sol d’amor la luce havete,
Homai deh risplendete;
Né fate, o ciel, che mora
Un che nell’ombre la tua luce adora.
Quel guardo crudele
Ch’il cor m’ha rapito
Sia scopo fedele
Al petto ferito.
Quel volto sì bello
Ch’il ciel lo compose
Di gigli e di rose
Oh quanto è gradito.
Bella, se pur t’aggrada,
Lascia homai i riposi
E se brami ch’il cor resti beato
Fa’ che goda nell’ombre il sole amato.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 42 [olim 34.6.2].3
collocazione Cantate 42 [olim 34.6.2].3
Scheda a cura di Ivano Bettin