Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1640 e il 1660
Titolo
Del S.r Iacomo Carissimi [Io dissi sempre che l’amare è morte]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)
Fa parte di
Canzoni di diversi autori (n. 10789/16)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
114-120 [olim 117-123]
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Io dissi sempre che l'amare è morte. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria, 3/2)
Io dissi sempre che l’amare è morte
Io dissi sempre che l’amare è morte
2.1: (aria, 12/8,3/2)
Dal dì che Cupido
Dal dì che Cupido
3.1: (recitativo, c)
Amor di danni anco a se stesso è fabro
Amor di danni anco a se stesso è fabro
Trascrizione del testo poetico
Io dissi sempre che l’amare è morte
Dal dì che Cupido
Vestito di piume
Dal nido volò
Intorbidò avvelenò
Di mille influssi rei la nostra sorte.
Amor di danni anco a se stesso è fabro
Mirate il Ciprio Regno
Ove egli hebbe nascendo e cuna e Trono
Forse che lo difende
Da sì strane vicende
Lasciato in abbandono
Soffre lunga staggion giogo tiranno
Del Barbaro ottomanno
E con un corso eterno
Di miseria e di scherno
Sepolto nelle pene
Veder non spera più campo di bene
Se l suo trono non prezza amore
Che sarà d’un misero core
Ov’ei l’ire sfogando va
E che sarà
L’eterno si vedrà
Servire Soffrire
Languire perire
Al bel regno di lui fatto consorte
Io dissi sempre che l’amore è morte.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.17 (A) [olim C.I.8A (A.54)].16
collocazione 33.4.17 (A) [olim C.I.8A (A.54)].16
Scheda a cura di Cinzia Trabucco