Scheda n. 10492

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1710 e il 1740

Titolo

Cantata XXIII.

Presentazione

Partitura

Redazione

Vienna : copia

Descrizione fisica

P. 156-161 ; 360x245 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale. Stesso testo messo in musica anche da Alessandro Scarlatti (o Domenico Sarro). Cfr. Hanley 1963, 82 e Gialdroni 1988, 1.

Titolo uniforme

A chi t'inganna. Cantata

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Gialdroni 1988: pp. 155, 179

Descrizione analitica

1.1: Andante(aria, si♭ maggiore, 3/4)
A chi t'inganna
2.1: (recitativo, c)
Perché dimmi, perché sì ingrata sei
3.1: Allegro(aria, si♭ maggiore, c)
È legge che piace

Trascrizione del testo poetico

A chi t’inganna,
Bella tiranna,
Volgi il tuo amore
E a un fido core
Ne men pietà.
A me dai solo
Tormento e duolo
E a un finto affetto
Gioia e diletto
Che crudeltà.

Perché dimmi, perché sì ingrata sei
Con lunghi pianti miei
E a un sol finto d’altrui lieve sospiro
Sì cortese ti miro?
Oh Dio, dimmi, perché sol per mia pace,
Perché non vuo’? Mentir così mi piace,
Non ha ragion né legge Amor bambino
E a suo piacer ne regge:
Così rispose Eurilla
Al misero Filen ch’in terra cadde
Come percorso da saetta o tuono
Né pur la donna di pallor si tinge
Né pietà pur la stringe
Ma siegue a dire con non turbato viso
E con l’usato suo lieto sorriso.

È legge che piace
Amor per amor
Ma non vi soggiace
Un libero cor
Un’alma forte.
È folle chi crede
Per forza d’amor
Ragion, senno e fede
Trovare in un cor
Se non ha sorte.

Paese

Austria

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
collocazione SA.67.A.25.23

Scheda a cura di Ivano Bettin
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