Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1690 e il 1710
Titolo
Del Sig:r Pier Simone Agostini
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Agostini, Pietro Simone (ca. 1635-1680)
Fa parte di
13 cantate (n. 9924/10)
Redazione
[S.l. : copia, fine XVII sec.]
Descrizione fisica
C. 45v-48v ; 220 x 290 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
Titolo dall’incipit testuale. Capolettera ornato.
Titolo uniforme
Filli che sempre fu l’anima mia. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, c)
Filli che sempre fu l’anima mia
Filli che sempre fu l’anima mia
2.1: (arioso, 3/2)
Perder la vita e non trovar la morte
Perder la vita e non trovar la morte
3.1: (aria, sol minore, c)
Tutto può la falce horribile
Tutto può la falce horribile
4.1: (aria, sol minore, 3/8)
Una vita ch’alle pene
Una vita ch’alle pene
5.1: (arioso, c)
Perché saria beato
Perché saria beato
Trascrizione del testo poetico
Filli che sempre fu l’anima mia
Dal mio cor si divide
Né m’uccide il rigor di gelosia
Posso mirarla, oh Dio,
Ad altro amante in seno
E non so venir meno
E morir non poss’io.
Ahi che pena crudel,
Che strana sorte.
Perder la vita e non trovar la morte.
Tutto può la falce horribile
Della diva inesorabile
Sol troncar non gl’è possibile
Una vita miserabile.
Una vita ch’alle pene
Il destino condannò.
Fin che duran le catene
Il suo duol morir non può.
Perché saria beato
Se potesse morir un sventurato.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.41.10
collocazione V.41.10
Scheda a cura di Ivano Bettin