Scheda n. 9834

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1710 e il 1740

Titolo

Cantata N. 1 [Voi credete o molli erbette]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 9833/1)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

P. 1-9

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Ladd 1982: n. 205, p. 319

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, si♭ maggiore, c)
Voi credete o molli erbette
2.1: (recitativo, c)
Pianto che stille amore
3.1: Larghetto(aria, si♭ maggiore, 3/8)
Sa col spesso distillar

Trascrizione del testo poetico

Voi credete o molli erbette
Che l’umor che in sen vi cade
Sien rugiade
Non è vero egl’è ‘l mio pianto.
Nol bevete erbe dilette
Che a tradir la vostra sete
Sentirete
Qual ardor v’accresce e quanto.

Pianto che stille amore
Col foco che m’accresce
Per rigida beltade in mezzo al core.
Beltà che ognor crudele
Al mio pianto fedel vie più s’indura
E quanto il ghiaccio in lei
Tanto ne’ spirti miei cresce l’arsura.

Sa col spesso distillare
Picciol onda
Un senso frangere
Né spezzarsi a tanto piangere
Quel suo cor mai si poté
Ma qual scoglio in mezzo al mare
Più si fa duro e inflessibile
Così a frangersi impossibile
Quel suo cor si rese a me.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15326.1

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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