Scheda n. 9433

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1735

Titolo

III Cantata Marcello [Quanto s’inganna oh quanto]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1730]

Descrizione fisica

C. 11-14v; P. 23-30

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Quanto s’inganna oh quanto
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Io credea lungi da te
3.1: (recitativo, c)
Sì dunque amanti or che il rimedio è certo
4.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
Eccomi dunque a te

Trascrizione del testo poetico

Quanto s’inganna oh quanto
Chi chiama lontananza acerba e fiera
Chi da lunge al suo amor sospira e geme
Ch’ingannato si duol del proprio bene
Ma sol per chi l’intende
La lontananza ch’altrui par dolore
Sa com’io so ch’è balsamo d’amore.

Io credea lungi da te
Non poter dal rio tormento
Vaga Clori un sol momento
Sopravivere al dolor.
Ma la cara lontananza
Medicò la mia ferita
E col balsamo di vita
Risanò la piaga al cor.

Sì dunque amanti or che il rimedio è certo
Non temete più no gl’acuti strali
Che fa piaghe acerbissime e mortali
Nel vostro sen Cupido;
Quando all’estremo è giunto il vostro affanno
Antidoto vi sia il gir lontano
Fuggirà il vostro duol siccome suole
L’ombra fuggir ai primi rai del sole.

Eccomi dunque a te
Di me fa ciò che vuoi
Non temo i sdegni tuoi
La tua incostanza.
Quando non più potrà
Resistere al dolor
Il povero mio cor
So che lo sanerà
La lontananza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15164.3

Scheda a cura di Maria Grazia De Michele
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