Scheda n. 7736

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 7719/17)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 107-114 [olim 246-253]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: n. 171, p. 303

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa♯ minore, c)
Se l’amarti è delitto
2.1: (aria-refrain, fa♯ minore, 3/8)
Non dovevi innamorami
3.1: (recitativo, c)
Come dunque tu vuoi
4.1: A tempo e non presto(recitativo, c/)
Se credi ch’à te sia

Trascrizione del testo poetico

Se l’amarti è delitto
Rea di mille pene io già m’accuso,
Ma il condannarmi poi
Con empia tirannia,
Che infida sono a te idolo amante
Questa è la pena mia,
Quest’è l’inganno tuo Tirsi spietato.

Non dovevi innamorami
Se pensavi di lasciarmi
Col tuo barbaro rigor.
Serbo al petto un puro ardore
Quanto a te lo diede amore
Col consenso del mio cor.

Come dunque tu vuoi,
Che doni ad altri il core,
E che forse mio bene ancor non credi,
Se al primo sguardo a te io già lo diedi.

Se credi ch’à te sia
Infida l’alma mia
Rendimi pur il cor Tirsi spietato
Ch’il vivere così
Un cor che si tradì
Star bene mai non può a un seno ingrato.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).17

Scheda a cura di Emiliano Giannetti
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