Scheda n. 121

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

Pene non mi lasciate

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Legrenzi, Giovanni (1626-1690)

Fa parte di

[Cantate e Arie] (n. 115/2)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1680-1690]

Descrizione fisica

C. 18r-25v

Note

Il tit. si ricava dall’incipit testuale della cantata a c. 18r; in 3.1 indicato: aria; 3.2: seconda strofa; per l’attibuzione a G. Legrenzi cfr. Bibliografia

Titolo uniforme

Organico

Basso e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (arietta, do minore, 3/2)
Pene non mi lasciate
2.1: (recitativo-arioso, c)
E quando mai sortirò
3.1: (aria, fa minore, c)
Bella dea se del mio foco
3.2: (aria, fa minore, c)
Cruda fiera se voi siete
4.1: (recitativo, c)
Così misero in vano

Trascrizione del testo poetico

Pene non mi lasciate
Dolori mi seguite
Angosce mie infinite
L’alma mi lacerate.

E quando mai sortirò
Accidenti amorosi
Ch’eguagliano i miei guai
L’eco del core hor mi risponde mai.
Ardo peno sospiro
Per bellissima dea,
Ch’intende, e che conosce il mio martiro
Ma se m’ami o mi sprezzi
io non lo so
O quanto peno per saper un si
Ma come moro per timor d’un no
E nega palesar al mesto core
Se gradisce se sprezza il mio dolore
Corre all’hor la lingua
De gl’affetti del cor nuncia verace
A chieder ed ai martiri
Che soffre il cor per lei conceda pace
E per risposta all’anima languente
Non riporta da lei ch’un non so niente
Se con mesta pupilla
Da cadente ruggiade attorniata
Chiedo ch’almen mi dica,
No ch’io non t’amo no
Inutile fatica
Sparge al vento le piaggie e in nuda arena
Semina pianti suoi con larga vena
E per risposta all’anima languente
Non riporta da lei ch’un non so niente.

Bella dea se del mio fuoco
Vi riscalda hoggi l’ardor
Dite almen un sì per poco
Ch’adolcisca il mio dolor.
Care labra idolatrate
Un momentaneo sì non mi negate.
Cruda fiera se voi siete
Per negarmi ogn’hor mercè
Più crudel non mi sarete
S’un sol no direte a me.
S’il mio morir volete
Dite un no che morir voi mi vedrete.

Così misero in vano
Dono all’aure brillanti i miei lamenti
Né so se Filli ingrata
Brami la morte o la salute mia
Né so se in ciel o nell’inferno io sia.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-URBc - Urbania - Biblioteca Comunale
fondo Ubaldini
collocazione Mss.31/2.2

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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