Bibliographic level
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Title
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Redazione
Physical description
Watermark
Notes
Tit. dall’intitolazione a c. 25; c. 32r vuota; la cantata è costituita da 2 fascicoli di 4 c., il secondo del quale è numerato da mano coeva (in alto a sinistra di c. 29r è scritto "2"); cartulazione coeva: 23-30; Fonte concordante con stessa musica attribuita a Bigaglia in I-Nc, 33.4.28 (=Cantate 67) (v. scheda 6371).
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
S, Non è ver che lontananza
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S, Quel ritornar sovente
Poetical text transcription
Aure, o’ Voi ch’accogliete
I moti del mio cor sciolti in sospiri
Portate deh portate i miei martiri
Colà dove dimora il bel ch’adoro
E se sia che ristoro
Da ciò sperar poesia
Un ardente affetto
Questa imploro pietade e questa aspetto.
Non è ver che lontananza
Sia rimedio del penar
Tormentosa rimembranza
Ravvivando va la pena
Del pensiero ella è catena
Paragone è dell’amar.
Quel ritornar sovente
All’agitata mente
L’adorato sembiante, il vezzo, il riso
Rende al core conquiso
Un certo che, che più il tormenta e affligge,
Che più sempre trafigge.
Combattono il core
Più stimoli interni
Di pena e d’amor,
Mordace rispetto
N’esclude il diletto.
E in mezzo al rigore,
Nei palpiti alterni
Sol vive il dolor.
E in prezzo al rigore
Nei palpiti alterni
Sol vive il dolor.
Country
Language
Shelfmark
collection Baini
shelfmark Ms. 2248.3
Record by Giacomo Sciommeri