Scheda n. 9664

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1650-1700

Titolo

Senti Lilla crudel

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia (, 1660-1700])]

Descrizione fisica

1 partitura (p.122-123) ; 105x235 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Senti Lilla crudel. Aria strofica

Organico

Tenore e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Senti Lilla crudel
1.2: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Dormendo in sul mattin
1.3: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Quando verso di me
1.4: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Onde cantand’all’hora
1.5: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Dunque Lilla gentil
1.6: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Fa che ’l sogno sia ver
1.7: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Prova un pochetto sol
1.8: (aria strofica, re maggiore, c)
T, In questo dir la mano
1.9: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Mai più non comparir
1.10: (aria strofica, re maggiore, c)
T, Onde Rosindo all’hor

Trascrizione del testo poetico

Senti Lilla crudel
Di Rosindo fedel un sogno
Senti fugace più de’ venti
Ascolta un puro
Come del mio penar
E del mio lagrimar
Ti prendi gioco.

Dormendo in sul mattin
D’un zefiro divin d’un’aura dolce
Di papavero il cor
Ero nel sonno all’hor
Sepolto e immerso.

Quando verso di me
Bella movendo il piè
Cor mio non può
dimorar uom’ignudo
Vergine in tuo poter
Fa di me tuo voler
Non son più cruda.

Onde cantand’all’hora
Godrò disse [...] amata Lilla
E il mio volto hor che stilla
In copia il sangue
per soverchio languir
Per parecchio gioir
vedimi esangue.

Dunque Lilla gentil
Già che ‘l fiorito april
ti fa vezzosa
Cogli la rosa allarga il seno
Non mi far più penar,
Né di doglia stentar
Né venir meno.

Fa che ’l sogno sia ver
Fammi questo piacer che come puoi
Su di contenti tuoi parla una volta
Non ti farò alcun mal
È picciol il mio stral
Non esser stolta.

Prova un pochetto sol
Se poi tu senti duol muta parere
Ma so che nel godere tu dirai
O ciel meschina me
simil gusto perché tardi gustai.

In questo dir la mano
Le distesi pian pian nel sen nel volto
Ma lei mi disse stolto empio e protervo
E che ti credi far
Perfido di turbar
Quel che con te [...]

Mai più non comparir
Al mio cospetto a dir simil pazzie
Questi sogni e pazzie
Troppo abborrisco
Tieni la mano a fé
Perché certo alla fé
Ch’io ti punisco.

Onde Rosindo all’hor
Si mise per dolor così a gridare
Come potrò domare
Tua tanto asprezza
Dimel ti prega Amor
Senti d’un spiro for
Risponder sprezza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-IE - Jesi - Biblioteca Comunale
fondo Pianetti
collocazione Plan.mss.415.46

Scheda a cura di Gabriele Moroni
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