Scheda n. 9554

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Tu che fuor di te stesso

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

P. 233-249

Filigrana

Non rilevata

Note

12.1: indicato solo incipit testuale.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Tu che fuor di te stesso
2.1: (aria, mi minore, c)
Non risvegli anco i consigli
3.1: (recitativo-arioso, c)
Destati dal letargo
4.1: Adagio(aria-refrain, 3)
Non dormono i fati
5.1: (recitativo-arioso, mi maggiore, c)
Sì sì de tuoi palazzi
6.1: (aria, mi minore, c)
Per tuoi letti anglia ingegnera
7.1: (recitativo-arioso, c)
T’offra Fenicea grana
8.1: (aria-refrain, 3)
Non dormono i fati
9.1: (recitativo-arioso, c)
Allor che men s’aspetta
10.1: (aria, mi minore, c)
Chi sen vive hore ribelle
11.1: (recitativo-arioso, c)
Con usura di scempi
12.1: (aria-refrain, c)
Non dormono i fati

Trascrizione del testo poetico

Tu che fuor di te stesso
Con immagini vaste
In grembo al lusso sempre irriti a peccar
Molle desio
Tu ch’il fango natio
Sommerso in Lete al cor de vitii oppresso
Ogn’hor pretendi eternità d’influssi.

D’un pensier che sia pentito
Non risvegli anco i consigli
E nel sen de tuoi perigli
Ancor siegui a star sopito.

Destati dal letargo
Delle tue colpe omai
E di cieco che sei
Diventa un’argo
Che se forse nol sai
Scioglie l’ira del ciel lacci ostinati.

Non dormono i fati
Superbo mortale
La faretra dell’etra
Ogn’astro ha per strale
Quando s’arma a punir falli ostinati
Non dormono i fati.
2.a
Sì sì de tuoi palazzi
Che dal grembo d’Imetto e‘l sen di Paro
Trasser per l’onde al volo
Audaci abeti
Mostrin su le pareti
Intessuto stupor persichi arazzi
Aprili ricamati arte del faro.

<i>Aria</i>
Per tuoi letti Anglia ingegnera
Tessa bissi di canopo
Per tue vesti ago etiopo
Punga il seno a lana Ibera.

T’offra Fenicea grana
Ogn’hor Sidonie tempre
E si sveni al tuo crin conca africana
Che fia per ciò mai sempre ha per tuoi fasti
Il ciel gl’occhi svegliati.

<i>Aria adagio</i>
Non dormono i fati
Superbo mortale
La faretra dell’etra
Ogn’astro ha per strale
Quando s’arma a punir falli ostinati.
Non dormono i fati.
3.a
Allor che men s’aspetta
Sovr’arco vigilante empireo dardo
Le sofferenze sue cangia in furore
Le celesti dimore
Compensa Iddio con vindice saetta
Tanto severo più quanto più tardo.

Chi sen vive hore ribelle
Spensierato in braccio ai sensi
Quando fia che men sel pensi
Darà fulmini alle stelle.

Con usura di scempi
Inaspettato arciero
Senza che il destino
A fulminar su gl’empi
Torna in te stesso altero
Più non sfidar del ciel gl’influssi armati.

Non dormono i fati.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt. it. 3.36

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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