Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Frequenti e repentini cambi stilistici tra aria e recitativo; indicazione ‘aria’ in corrispondenza dei versi ‘Esci o fiamma dal seno’ e ‘Sospirò’; sull’ultima carta indicazione ‘qual piace’ con partitura musicale per 3 S e bc
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Trascrizione del testo poetico
Già conceduto avea
La libertade Eurillo
Al suo bel gregge umile
E già lieto pascea
L’erbe d’un vago aprile
All’ora che d’amore
L’interno suo dolore
Per alleviar n’andò tacito e solo
Il mesto pastorello
Vicino ad un ruscello
E in questi amari accenti
Diè pietosa licenza a suoi lamenti
Esci o fiamma dal seno
E in questo rio d’argento
Tempra il mesto tuo ardore e il mio tormento
Ma non scoprire esser fiamma
Che vive prigioniera entro il mio core
Cessa d’incenerire
Frena l’empio desio
Perché di te non mormorasse il rio
Uscite o sospiri
Dal vostro ricetto
Ma i fieri martiri
Tacete del petto
Non dite a quest’aure
Che mantici voi sete al foco mio
Perché di te non mormorasse il rio?
Amari pianti uscite
da questi occhi dolenti
E i duri miei tormenti
Ah pietosi ammollite
Amari pianti uscite
Ma fermatevi poi sul volto mio
Perché di voi non mormorasse il rio?
Ma infelice ohimé che dissi
Già la fiamma in alto sale
Già i sospir volan coi venti
Già le lacrime a torrenti
Fanno un fiume a me letale
Già scoperto ha quell’ardore
Che mi fè viver si lieto
Più non vo mercede o amore
Se il mio duol non è segreto
Ritornate o mie pene a lacerarmi
Vi prometto soffrire
Pur che voi rinovate ogni martire
Ma voi fuggite o crude
E me quivi lasciate
Muto schernito e solo
Tutto in preda al mio duolo
Se per sorte v’incontrate
In quegl’occhi in quei bei giri
Per pietà non palesate
I miei taciti deliri
Ammutitevi o mie pene
Al splendor di quel bel viso
Che parlar no si conviene
Mai di pene in Paradiso
Così Eurillo cantò
Su questa verde sponda
E per pietà d’amore
Tacque l’aura e pianse l’onda
Sospirò
Ma i sospir furo sì ardenti
Che s’avvide l’infelice
Ch’havea in seno i suoi tormenti
Onde lieto dell’errore
Al già pasciuto armento
Se ne tornò contento.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione G Ms 885.15
Scheda a cura di Tiziana Affortunato