Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
I due violini "unis."
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Dori vezzosa Dori
Dolce sonno del mio ben
Goder placido sonno
Viver non so contento
Oh se un tuo bel sospiro
Sento che dice amor
Trascrizione del testo poetico
Dori vezzosa Dori
Bella cagion della mia dolce pena
Dove sei che non senti
Del tuo Fileno gli amorosi accenti
Forse tu dormi o cara
Né pensi ch’in quest’ora
Io giro sospirando
Ove tu fai dimora
Non vorrei che la mia voce molesta
Togliesse il bel riposo agli occhi tuoi
Ma se tu non sei desta
Ch’ascolterà pietosa a miei sospiri
E darà pace a miei martiri.
Dolce sonno del mio ben
Un momento
Parti almen dagl’occhi suoi.
Fa che ascolti il mio martir
E poi torna
Là a coprir coi vanni tuoi.
Goder placido sonno
Possono i tuoi bei lumi o vaga Dori
Ma i lumi miei non ponno
Se da te volgo il piede
Volgi o dorma l’amante anima mia
Altri che te non mira
Ovunque i tuoi pensieri e gli occhi gira
E qual pena maggiore
Può mai darsi in amore
Che l’aver sempre avanti
La bella imago dell’amato soggetto
E non poterle dire le parole
Che detta il caldo affetto.
Viver non so contento
Né pur un sol momento
Cara lontan da te.
Altro non è ch’orrore
Quando mi mostra amore
Se Dori mia non è.
Oh se un tuo bel sospiro
Mi facesse palese o Dori bella
Che se desta e ch’ascolti il tuo Fileno
Qual soave diletto
Mi porterebbe quel sospir nel seno
Il dì che s’avvicina
Non mi faria partir doglioso e mesto.
E forse al senno chiuderei le luci
Perché pietose amore
Potrebbe far che quand’io dormo il sogno
Vi conducesse quel sospiro al core.
Sento che dice amor
Che tu m’ascolti o bella
E che sospiri ancor nel mio partire.
Parto contento sì
Ma sappi che sei quella
Che mi puoi far un dì lieto gioire.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Mus. 2398-J-1.22
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni