Scheda n. 8954

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1717-1729

Titolo

Cantata / XVIII / a voce sola

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Heinichen, Johann David (1683-1729)

Redazione

[Dresden? : copia, 1717-1729]

Descrizione fisica

P. 198-204 [olim 194-200]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Lorber 1991: n. 185, pp. 360-362

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Selve amene antri ombrosi o voi che un tempo
2.1: Un poco allegro ma non presto(aria, re maggiore, 3/4)
Non fu raggio ma breve baleno
3.1: (recitativo, c)
Lasciate o verdi allori
4.1: Andante(aria, re maggiore, c)
Quando la bella viene

Trascrizione del testo poetico

Selve amene antri ombrosi o voi che un tempo
Del piacer dei diletti
Foste a parte d’Aminta
Voi che sovente udiste
Per dolcezza d’amore
Proromper per mie labra
In accenti di gioia
Voi ch’Eco faceste a miei contenti
Segretarii innocenti
Hor scelgo del mio duol di mie sciagure
A voi narrar voglio
Dell’ingrata Amarilli
L’infido affetto e l’amor mio costante
Selve amene antri ombrosi amiche piante.

Non fu raggio ma breve baleno
Quel bel foco quel lume sereno
Ch’allettò l’infelice mio cor.
Ma l’ingrata che amante mi vede
Quella fiamma ch’accese non crede
O se il crede vuol finger ancor.

Lasciate o verdi allori
Ch’io cancelli da voi le dolci note
Onde ebro di piacer v’impresto il seno
Più del nome di lei che m’è rubella
Non andrete superbi
Ma de miei casi acerbi
La dolente memoria in voi fia scritta
Di quest’alma trafitta
Con lo stral pungente scriverò sì
Che per maggior tormento
Ancor per l’infedel morir mi sento.

Quando la bella viene
Ministra di mie pene
Sappia ch’io l’amo ancor se ben infida
Chi sa che la mia fede
Che ad altro stral non cede
Non vinca quel rigor ch’in lei s’annida.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Dl - Dresden - Sächsische Landesbibliothek - Staats-, und Universitätsbibliothek
collocazione Mus. 2398-J-1.18

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
Ultima modifica: