Scheda n. 8764

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1610 e il 1640

Titolo

A piè d’un tronco assiso

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Arie e cantate (n. 8731/28)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 184-190

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Rostirolla 2003: p. 724

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
A piè d’un tronco assiso
2.1: (aria, la minore, 3-c)
Speranza, speranza che sei?
3.1: (recitativo-arioso, c-3-c)
E a me stesso in tal distanza
4.1: (recitativo-arioso, c-3-c)
Quell’infelice al suo parlar die’ freno

Trascrizione del testo poetico

A pié d’un tronco assiso,
Un sventurato
Dalla speme ingannato,
Con sdegno nel cor,
Co ‘l duol nel viso, che fe’?
Doppo ch’alquanto tacque,
In mezzo al suo pianto,
Fra l’ire sue, tra le sue pene estreme
Disse in tal guisa a’ l’infedel sua speme:

Speranza, speranza che sei?
Donna sei, che l’incostanza
Vinci ‘l tutto, e sempre fingi,
Sei Pittrice, ma dipingi
Le venture in lontananza.

E a me stesso in tal distanza
La tua man le colori
Che mirar lungi così
Sol poss’io co’ pensier miei,
Speranza, speranza, che sei?
Sogno sei di cieche menti,
Fai dormire a luci aperte,
Fai promesse sempre incerte,
Sposi l’Alma co’ tormenti.
Sei quell’idol delle genti,
Che mendace sempre fu;
Se foss’io quel che sei tu
Che sarei?
Nulla, nulla sarei.

Speranza, …

Quell’infelice al suo parlar die’ freno,
La speme discacciò,
Né mai più l’affidò
D’introdurla nel seno.
Nel sen ch’armi di rigorose tempre
Chi sa tradir un dì sa tradir sempre.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione Mss 2565.28

Scheda a cura di Federica Zaccari
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