Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1710 e il 1740
Titolo
Del Sig.r fran.co Antonio Pistocchi
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Pistocchi, Francesco Antonio Mamiliano (1659-1726)
Fa parte di
Cantate di diversi autori (n. 8636/11)
Redazione
[S.l. : copia, 18° sec.]
Descrizione fisica
CC. 63r-65r
Filigrana
Non rilevata
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 63r. A c. 64v è presente il timbro in corsivo Pisani. A c. 65r timbro d’appartenenza piccolo con le cifre 000680. Si nota il timbro R.COLLEGIO DI MUSICA ad inchiostro nero su tutti i recto delle carte. Ultima cantata del manoscritto, unica redatta da un differente copista, probabilmente aggiunta durante le fasi di legatura del volume.
Titolo uniforme
Amorosa violetta. Cantata
Organico
Contralto e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
2.1: (recitativo, c)
A, Avara di te stessa
A, Avara di te stessa
3.1: (aria cavata, 3/4)
A, Basta a farti sì bella uscir dal suolo.
A, Basta a farti sì bella uscir dal suolo.
4.1: (aria, c)
A, Sol di te son fatto Amante
A, Sol di te son fatto Amante
Trascrizione del testo poetico
Amorosa Violetta
Vago honor di primavera
Tu sei cara e pallidetta
Tu d’april sei messagera[!].
Avara di te stessa
Tu non vivi racchiusa entro degl’orti.
Egualmente conforti,
Con tuoi soavi odori,
Ninfa superba e pastorella humile.
Se l’Armento più vile
Col suo piè ti calpesta
Soffri l’oltraggio e placida e cortese
Rendi amor per vendetta a chi t’offese.
Tu non stanchi la mano
Di giardiniero industre.
Una stilla dell’alba
Del sole un guardo solo.
Basta a farti sì bella uscir dal suolo.
Sol di te son fatto Amante,
Caro fiore,
bella idea dell’humiltà.
Più mi piace il tuo sembiante,
Benché tinto di pallore,
che del giglio e della rosa
la fastosa maestà.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 6.11
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 6.11
Scheda a cura di Sebastiano D’Ippolito Tamburo