Scheda n. 578

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1700

Titolo

Spiega un Dio l’anima esangue

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Cantate da camera (n. 486/10)

Redazione

[Roma : copia, 1690-1700]

Descrizione fisica

C. 145-161v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, si minore, 3/2)
Spiega un Dio l'anima esangue
2.1: (recitativo, c)
À spettacol si atroce
3.1: (aria cavata, 3/4)
Se non sciogli
4.1: (aria, fa♯ minore, 6/8)
Sì si distemprati
5.1: (recitativo, c)
Sono effimeri i giorni
6.1: (aria, si minore, c)
Non più offese

Trascrizione del testo poetico

Spiega un Dio l’anima esangue
Sulle soglie della morte
E sgorgando un mar di sangue
Con aneliti d’Amore
Mira ingrato dice il core
A qual scempio apri le porte

A spettacol si atroce
Per cui traballa il suolo
Si squarcia il sacro velo
Si conturban le stelle e piange il cielo
E alle voci d’un dio che per te more
Che pensi che risolvi iniquo core
Oh ben sei di pietà d’affetti avaro

Se non sciogli te stesso in pianto amaro

Si si distemprati
Per gl’occhi torbidi
In meste lacrime pentito cor
Che ben si deve ingrato
Un diluvio di pianto a un dio svenato

Sono effimeri i giorni
E fugace balen l’ore di vita
Non val beltà fiorita
Perché appunto qual fiore
Precipita all’occaso in su l’albore
E tu folle ostinato
D’eternar ti presumi entro il peccato?
Deh omai ravvolgi il traviato piede
Ch’ai la notte vicina e il di non riede
Mira il tuo dio
E pensa qual per te naque e morio

Non più offese basta basta
Ah purtroppo hai lacerato le sue membra col peccato
Fiera tigre empia cerasta
Non più offese basta basta

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
fondo Caetani
collocazione Ms 208.A.1.10

Scheda a cura di Anastasia Magalotti
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