Scheda n. 8232

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1710 e il 1740

Titolo

Cantata del Signore Alessandro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Cantate e arie (n. 8170/62)

Pubblicazione

[Germania : copia]

Descrizione fisica

C. 140-143v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Kümmerling 1970: p. 402-403, no.370 e 373

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Quanti affanni ad un core
2.1: (aria, do minore, c)
Stando lungi dal Bene,
3.1: (recitativo, c)
Intorno a queste sponde
4.1: (aria, sol minore, 12/8)
Se a me non vieni

Trascrizione del testo poetico

Quanti affanni ad un core
Può far soffrire Amore io già soffersi;
Ma già mai non aspersi
Con sì gravi tormenti
Di lacrimoso humor gli occhi dolenti
Udire qual martire
Crudo a farmi morire in me s’avanza
La pena che m’uccide è lontananza

Stando lungi dal Bene,
Che brama chi ben ama
No no viver non può.
E s’io vivo e rigor della sorte
Che in braccio alla Morte
Vivendo vivendo men vo’.

Intorno a queste sponde
Spesso ratto in Amore il piede io movo
Cercando Clori mia
E Clori mia non trovo
La chiamo e non risponde
Ma son pur folle e come
Da me chiamarsi a nome
Può sentir l’Idol mio?
Se non è Clori mia dove son io
Deh per pietade Amore
Vola vola al mio Bene e dì
Che Tirsi a Clori sua parla così:

Se a me non vieni
Se a te non torno
E qual conforto
Il core havrà.
Convien ch’io peni
E per te un giorno
Che Tirsi è morto
Si sentirà.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms. 30212.62

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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