Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1710 e il 1740
Titolo
Scarlatti Cantata [Caro laccio dolce nodo]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
autore incerto: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
Fa parte di
Cantate e arie (n. 8170/61)
Redazione
[Germania : copia]
Descrizione fisica
C. 138-139v
Filigrana
Non rilevata
Note
Il nome "Scarlatti" aggiunto da mano posteriore. In altre fonti la cantata è attribuita a Francesco Mancini e a Bononcini, e a Gaspatini della raccolta a stampa del 1695.
Titolo uniforme
Caro laccio dolce nodo. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Hanley 1963: p. 137, n. 94
Descrizione analitica
1.1: (aria, fa maggiore, c)
Caro laccio dolce nodo
Caro laccio dolce nodo
2.1: (recitativo, c)
Per te bell'ido mio
Per te bell'ido mio
3.1: (aria, sol minore, c)
Lasciar d'amarti
Lasciar d'amarti
4.1: (recitativo, c)
Troppo vile è quel core
Troppo vile è quel core
5.1: Con affetto(aria, fa maggiore, 3/8)
Non sarebbe amor sì caro
Non sarebbe amor sì caro
Trascrizione del testo poetico
Caro laccio dolce nodo
Che legasti il mio pensier,
So ch’io peno e pur ne godo,
Son contento e prigionier.
Per te bell’ido mio
Soffrirò volentieri ogni tormento
E a l’intesso momento
Che sospendon le luci il pianto usato
Dirò che salda fede
Al nume faretrato
Che son tuo prigionier ma son contento.
Lasciar d’amarti
Per non penar
Caro mio bene
Non si può far
A forza di pene
Di strali e catene
Non voglio lasciarti
Ti voglio adorar.
Troppo vile è quel core
Che fugge un bel cimento
Per timor d’una piaga
Onde un eroico petto
Del colpo e della morte ancor s’appaga.
Non sarebbe amor sì caro
Sempre sempre col piacer
Tanto dolce senza amaro
Forse forse
Giungerebbe a dispiacer.
Paese
Germania
Lingua
Italiano
Segnatura
D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms. 30212.61
collocazione Mus.ms. 30212.61
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni