Scheda n. 569

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1650-1670

Titolo

Stanco di pianger più volsi dormire un poco

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Titij, Tommaso (sec. 17.)

Fa parte di

[cantate da camera] (n. 535/11)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1650-1670]

Descrizione fisica

C. 53-59v ; 90x220 mm

Filigrana

Non rilevata

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
Stanco di pianger più
2.1: (recitativo-arioso, c)
Et allora così sbigottito
3.1: (recitativo-arioso, c)
Quindi l'alma credé
4.1: (recitativo-arioso, c)
Così il mio che non sa

Trascrizione del testo poetico

Stanco di pianger più
Volsi dormire un poco
Ma qual sonno trovar si può nel foco?
Subito Amor se ne venne
A portarmi su gl’occhi il sole amico
Ma ratto disciolse le penne
Il sonno che del sol sempre è nemico.

Et allora così sbigottito
se ne volò che per seguirlo Amore
A me sparì e portandone seco
Il mio tormento io mi trovai confuso
S’amor fosse di foco o pur di vento.

Quindi l’alma credé
Che fosse vento Amore
Poiché bagnò d’acqua improvvisa il core
Suole appena il vento sparire
Che fra nembi piovosi il ciel s’imbruna
Quando un core comincia a gioire
Subito vien in odio a la fortuna.

Così il mio che non sa
come vivere possa
Più non incontrar che morte ovunque va
Che lo spaventa almen Se non l’assale
Perché sa per usanza
Ch’un cor innamorato è tutto strale.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Ria - Roma - Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte
collocazione Ms 1.11

Scheda a cura di Alessia Silvaggi
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