Scheda n. 8104

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1695

Titolo

[Lidia mia perché piangi]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

copista: Antelli, Giovanni (1634c-1696)

Fa parte di

21 Cantate (n. 8036/19)

Redazione

Roma : copia di Giovanni Antelli, [1690-1695]

Descrizione fisica

C. 245-258 (olim c. 121r-127v)

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
Lidia mia perché piangi
2.1: Amoroso(aria, la maggiore, 3/4)
No no non temer cor mio
3.1: (recitativo, do maggiore, c)
Per te vacillò il cuore
4.1: (aria, re minore, 12/8)
Quelle stelle che sì belle
5.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Dunque perché sospiri?
6.1: (aria, re minore, 3/8)
Ch'io parta è del fato

Trascrizione del testo poetico

Lidia mia perché piangi
Deh bella rasserena
Il nero ciglio al candido sembiante
Di che temi che pensi
Forse ch’altra sirena
Possi allettarmi i sensi
Aver la lontananza
Debba farmi incostante
Ed obliar la vaga tua sembianza?

No no non temer cor mio
Che costante io t’amerò.
Quella fé ch’hor meco porto
Fia conforto al mio desio
E più amante tornerò.

Per te vacillò il mare
Procelloso d’amore
Per te sperò l’honore
Di trapassar l’erculee mete avare
Che sebben sei lontana
In te poggia il mio pin mia tramontana.

Quelle stelle che sì belle
Porti in fronte o amato ben.
Scorteran con dolce calma
A goder di nuovo l’alma
Dolce pace nel tuo sen.

Dunque perché sospiri?
Brami forse col vento
D’incostanti sospiri
Raddoppiarmi l’ardore
O incenerirmi il core?
Ah no senti portento
Del ciel d’Averno e di Cupido il foco
Al paragon del mio
E d’aura lusinghiera un scherzo un gioco
E ancor tu piangi oh Dio.

Ch’io parta è del fato
Crudele tenor.
Ch’io t’ami costante
Volere è del cor
Che poi ti lasci ingrato
Né torni fido amante
È ingiusto timor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15323.19

Scheda a cura di Manuela dell’Olio
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