Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1640 e il 1660
Titolo
A qual dardo il cor si deve
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)
Fa parte di
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 79r-82v; iniziale ornata.
Filigrana
Non rilevata
Note
Il refrain 2.1 è ripreso dopo ciascuna strofa.
Titolo uniforme
A qual dardo il cor si deve. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Caluori 1981: p. 31, n. 19
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: (aria, do maggiore, c)
A qual dardo
A qual dardo
2.1: (refrain, c)
Taci lingua
Taci lingua
3.1: (aria, do maggiore, c/)
Forse quel che chioma bionda
Forse quel che chioma bionda
4.1: (aria, do maggiore, c)
Potrà mai labro di rosa
Potrà mai labro di rosa
5.1: (aria, do maggiore, c)
Saran forse due pupille
Saran forse due pupille
6.1: (aria, do maggiore, c)
Lega il crin
Lega il crin
Trascrizione del testo poetico
A qual dardo il cor si deve
Forse a quel che vibra amore
Dal candore
D’una man ch’è tutta neve.
Nel suo ghiaccio il foco sta.
Taci lingua amor lo sa.
Forse quel che chioma bionda
Fa tal’hor volare al vento
Con tormento
Apre in sen piaga profonda
Toglie un crin la libertà.
Taci
c.
Potrà mai labro di rosa
Avventar strale o baleno
Ch’in un seno
Porti altrui piaga amorosa.
Fonte il labro è di pietà .
Taci lingua
c.
Saran forse due pupille
La cagion del nostro affanno
E potranno
Fulminar l’ampie faville
Trono il guardo è di beltà.
Taci lingua
c.
Lega il crin la man saetta
Fiamme il guardo in terra scocca
E la bocca
Lusingando i cori alletta.
Qual di lor la palma havrà.
Taci lingua
c.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione RES VM7-102-150.14
collocazione RES VM7-102-150.14
Scheda a cura di Sébastien Guillot-Genton