Scheda n. 8009

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1660

Titolo

S.r Domenico Anglesi / Lasciatemi dormire o pensier folli

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Anglesi, Domenico (1610?- dopo il 1669)

Fa parte di

Pubblicazione

[Roma : copia, 1650-1680]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

2 soprani e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
Lasciatemi dormire o pensier folli
2.1: (aria, 3/1)
Dormite o pensieri
3.1: (aria, 3/1)
Fortuna talhora
4.1: (aria, 3/1)
Seria sorte tal’hor

Trascrizione del testo poetico

Lasciatemi dormire o pensier folli
Che vi move a pensar
Chi vi detta sperar nove chimere
Dormi dormi mio core
Che fantasma è di notte un van pensiere.
Ah che desto è ‘l desire
E tutto in ordinanza
Già scorgo i grilli miei dar l’ale all’aria
Già già svegliati sono
Gl’usati scherni di castelli in aria.
Vien qua speranza assisti
E tu desir proponi
E tu folle pensiero
A tuo modo disponi.
Chiamate gli abachisti
Che vengano a dar conto
Di quel ch’avete avuto
Fatto c’avrete poi ben bene il conto.

Oh speranza fallace
Lusinghiera mendace
Folle folle pensier stolto desire
Lasciatemi in malhora un po’ dormire
Che vi resta sperar forse bramate
Del tempo ricoprir l’onte importune
Forse nel volto mio
Sperate rimirar quel bello accolto
Che ‘l tempo avanti tempo hammi già tolto.

Forse che mi credete
Ch’io giovinetta ancora
Torni qual suol tornar nel Ciel l’Aurora.

Ah che più non ritorna
L’età che per brev’hora in noi soggiorna
A che dunque noiarmi
A che tanto destarmi ah van desire
Quietatevi o pensieri
Lasciatemi per grazia un po’ dormire
Se sprecati gli havete
A che quelli piangete
Se sprezzaste gl’hohori
A che l’onte sdegnate e i disfavori.

Poco giova il pentire
A commesso fallire.
Nulla val rimembranza
Ove del perso ben non è speranza.
Che far dunque degg’io
Dormi cor mio l’hore più corte
Che dormendo talhor gira la sorte.

Dormite o pensieri
Ch’a volo n’andate
Speranze non vere
Dormite dormite
Dormite o desiri
Che gite vagando
Fra nostri martiri
Gioite gioite
Sognando gioite.

Fortuna talhora
Chi dorme ristora
Più sente gl’affanni
Chi veglia i suoi danni.

Dormendo Fortuna
Sue grazie raguna
Chi dorme non sente
Futuro o presente.

Su su dunque mio cor pensier desire.

Seria sorte tal’hor
Suol nel sonno variar
A dormir dormire.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

US-Eu - Evanston (IL) - Northwestern University, Library
collocazione Mss. 1.33

Scheda a cura di Irene Maria Caraba
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