Scheda n. 551

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1725-1740

Titolo

O molesti pensieri | Canuti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Canuti, Giovanni Antonio (1680c-1739)

Fa parte di

Cantate e arie (n. 321/13)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1725-1740]

Descrizione fisica

C. 97v-104 nn.

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
O molesti pensieri
2.1: Larghetto(aria, sol minore, c)
In preda del dolore
3.1: (recitativo, c)
Tal sen vive quest'alma
4.1: A tempo giusto(aria, si minore, 2/4)
Allor che sorge la vaga aurora

Trascrizione del testo poetico

O molesti pensieri
Non affliggete più quest’alma mia
Col tormento crudel di gelosia.
Se per breve dimora
A voi sen fa ritorno
L’idea di quel sembiante
Che tanto adoro e per lui peno ognora.
Un geloso timore
Tosto gli usati affetti al duol richiama
E dice il tuo cor pena
Ma l’idol tuo sen ride ei più non t’ama.

In preda del dolore
Così crudel mi lasci
Allor risponde il core
Che serba fedeltà.
Oh dio ci prova amore
Dirà se quel ch’io sento
Sia pena sia tormento
Che vince nel rigore
L’istessa crudeltà.

Tal sen vive quest’alma
E confusa e smarrita
Cerca al fiero suo duol qualche ristoro.
Chiede mercede aita
Né sa trovar la sospirata calma.
Amor che far dovrò?
Deh se nel seno nutri pietà
Per chi fedel ti segue
O dammi morte o pace
O fa che almeno
Qualche raggio di speme
Renda al misero core il bel sereno.

A tempo giusto
Allor che sorge
La vaga aurora
Il prato indora
Rischiara l’ombre
Col suo splendor.
Così un bel raggio
Di dolce spene
Sgombra le pene
Serena l’alma
Fa lieto il cor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rrostirolla - Roma - Biblioteca privata Giancarlo Rostirolla
collocazione MS MUS 33.13

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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