Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data certa, 1740
Titolo
Cantata: 10: Piango è ver ma il pianto mio
Presentazione
Partitura
Legami a persone
autore incerto: Porsile, Giuseppe (1680-1750)
Fa parte di
Redazione
[S.l. : copia, 1740]
Descrizione fisica
9 p. (83-91) ; 225x305 mm
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Piango è ver ma il pianto mio. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: (aria, fa maggiore, 3/4)
Piango è ver ma il pianto mio
Piango è ver ma il pianto mio
2.1: (recitativo, c)
Nell’aspro mio martire
Nell’aspro mio martire
3.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
Quando il mio ben vedrò
Quando il mio ben vedrò
Trascrizione del testo poetico
Piango è ver ma il pianto mio
Non puol far che in lontananza
Non tormenti questo cor
Nell’affanno acerbo e rio
Mi consola la speranza
Che promette lusinghiera
Dare alfin pace al dolor.
Nell’aspro mio martire
Altro più non vorrei se non morire
Arsi piansi soffersi
Or d’amore le pene
Or del fato i rigori e l’aspre voglie
E quando mi credea
In pace aver lo spirto e l’almen lieta
Lontananza crudel ancor me’l vieta
Tu sol speranza cara
Pace arrechi a quest’alma e par che dici
Delusi in un momento resteranno
E lontananza ria e il crudo il fato
Spera che rivedrai l’idolo amato.
Quando il mio ben vedrò
In gioie io cangerò l’acerbe pene.
Contento allor sì sì
In sen la stringerò
Ne mai più lascerò l’amata Irene.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15155/1.10
collocazione 15155/1.10
Scheda a cura di Nadia Amendola