Scheda n. 7780

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1890-1896

Titolo

per Soprano Cantata di

Presentazione

Partitura

Legami a persone

autore incerto: Scarlatti, Domenico (1685-1757)

Fa parte di

Redazione

[Germania : copia, 1890-1896]

Descrizione fisica

C. 86-90

Filigrana

Non rilevata

Note

Probabilmente copia della fonte D-B Mus. ms. 30226, n.16, C. 79-84; cantata attribuita a Domenico Scarlatti

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
T'amai Clori t'amai ma quel d'amore
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Nel gran ciel della bellezza
3.1: (recitativo, c)
T'inganni dunque o Clori
4.1: (aria, do maggiore, 3/4)
L'accorto nocchiero

Trascrizione del testo poetico

T’amai Clori t’amai ma quel d’amore
Non fa ma sì distinto
Che mi tenesse il core
Sol del tuo volto alla beltade avvinto
T’amai con quel ardore
Ch’amo Lilla Rosalba Irene e Nice
E in questa indifferenza io son felice,
Perché amo il senno il brio, la leggiadria
In donzella gentile ovunque sia.

Nel gran ciel della bellezza
Son le stelle tutte belle
Vaghe al par di te.
Ugualmente il cor l’apprezza
Quando vede che rissiede
In quei lumi amore e fé.

T’inganni dunque o Clori
Se credesti a te sola
Consecrasti da me tutti gl’amori
Son signor di me stesso e degl’affetti
Negl’impegno sì forte
Che non vani dispetti
Altri se no diletti
E da me resti il pentimento e morte
Così avermi fa gloria
E del mio core e del altrui vittoria.

L’accorto nocchiero,
Che vede il sentiero,
Si burla del vento
Trionfa del mar.
Con fuggio dissegno
Cimento il suo legno
Né calma fallace
Lo può lusingar.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15153.17

Scheda a cura di Manuela dell’Olio e Giuseppe Migliore
Ultima modifica: