Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1890-1896
Titolo
per Soprano. Lontananza. Cantata di Bononcini
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)
Fa parte di
Cantate di vari Autori (n. 7030/15)
Redazione
[Germania? : copia, 1890-1896]
Descrizione fisica
C. 76-80
Filigrana
Non rilevata
Note
Probabilmente copia della fonte D-B Mus. ms. 30212, n.38, C. 78v-81r
Titolo uniforme
Io son lungi alla mia vita. Cantata, Lontananza
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: (aria, la maggiore, 3/4)
Io son lungi alla mia vita
Io son lungi alla mia vita
2.1: (recitativo, c)
Miser ben lo diss’io che per gl'amanti
Miser ben lo diss’io che per gl'amanti
3.1: (aria, do maggiore, 3/8)
Il mio non è sì vile
Il mio non è sì vile
4.1: (recitativo, c)
Questo è quanto desio nell’infelice
Questo è quanto desio nell’infelice
5.1: Adagio(aria, la minore, 3/4)
Morte peggior di morte è lontananza
Morte peggior di morte è lontananza
Trascrizione del testo poetico
Io son lungi alla mia vita
E pur bramo invan la morte.
Nel fierissimo martire
Che mi donò amore
Il più fiero da soffrire
È il dolor ch’ho d’esser forte.
Miser ben lo diss’io che per gl’amanti
Morte peggior di morte è lontananza
Né il seren lusinghier della speranza
D’un cor fedel può rasciugare i pianti.
Il mio non è sì vile
Che in un dolor simile
Si voglia consolar.
Anzi perché io moria
Cessando di sperar
Il ben che sol desia
È quel di disperar.
Questo è quanto desio nell’infelice
Deplorabil mio stato ancor m’avanza,
Miser ben lo desio che per gl’amanti
Morte peggior di morte è lontananza.
Paese
Germania
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15153.15
collocazione 15153.15
Scheda a cura di Manuela dell’Olio e Giuseppe Migliore