Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Probabilmente copia della fonte D-B Mus. ms. 30226, n. 25, C. 130-138.
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Stanco di più soffrire
No non mi creder no
Del tuo volto l’imago
Farfalletta s’estinta la face
Per te non arde il core
Usignol che dalla sponda
Trascrizione del testo poetico
Stanco di più soffrire
Dopo lunga stagion sospiri e pianti
Dell’amante desire
Già sciolte le catene
Risolvo abbandonarti ingrata Irene
Quel troppo tuo rigore
E le querele ai prieghi ed ai lamenti
Ch’io per te sparsi invano
E tu cruda per me prendevi a gioco
Ha smorzato nel sen d’amore il fuoco.
Non non mi creder no
Se mai dicessi un dì per te moro no.
Quella che mi sprezzò
Da questo sen partì più non l’adoro.
Del tuo volto l’imago
Ch’un tempo nel mio sen dipinse amore
Emendando l’errore
Dell’alma e dell’ingegno
Per dar fine al mio duol, tolge lo sdegno,
E da quel ora appunto,
Io di te mi scordai
Come se non t’avessi amato mai.
Farfalletta s’estinta la face
Va scherzando né teme l’ardor.
Riede l’alma a goder la sua pace
Se si smorza la fiamma d’amor.
Per te non arde il core
Con tuoi barbari modi,
Tu mi sciogliesti gl’amorosi nodi
Or che libero io sono
Da quel laccio tiranno ond’ero avvinto
Come augel prigioniero
Quanto plus più (?) l’uscio aperto il volo prese
Ed abbandona la sua prigione antica
Lascio consorte amica,
Quel lungo del mio sen viver doglioso
E all’antico penar trovo riposo.
Usignol che dalla sponda
Dal suo carcere s’invola.
Torna al bosco e torna all’onda
Per goder la libertà.
Mentre va dal faggio all’orno
E si scuote e si consola
Come è caro questo giorno
Lieto allor dicendo va.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 15153.12
Scheda a cura di Manuela dell’Olio e Giuseppe Migliore